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Le Piote di Sant'Antonio

Le Piote di Sant'Antonio

La località Le Piote  si trova nel bacino del Torrente Sant’Antonio, un piccolo corso d’acqua che sfocia nel Fiume Metauro presso Mercatello sul Metauro. La morfologia della zona è interrotta da particolari forme del paesaggio che ne fanno un luogo insolito e suggestivo, quasi lunare.

La geologia

Le Piote di Sant’Antonio

dilavamento, tempo, incisioni naturali

La località Le Piote (Fig.1) si trova nel bacino del Torrente Sant’Antonio, un piccolo corso d’acqua che sfocia nel Fiume Metauro presso Mercatello sul Metauro. L’area è geologicamente interessata dalla formazione Marnoso Arenacea glossario che in questo sito mostra una stratificazione blandamente inclinata che condiziona il paesaggio conferendogli una morfologia con valli asimmetriche e spartiacque caratterizzati da acute creste.

Fig. 1 – Panoramica sulle Piote

La monotona morfologia della Marnoso Arenacea è interrotta da particolari forme del paesaggio che ne fanno un luogo insolito e suggestivo. Si tratta di un versante fortemente denudato ed eroso da processi di dilavamento areale e ruscellamento concentrato, la cui pendenza è determinata dalle superfici degli strati della formazione della Marnoso Arenacea che qui affiorano debolmente inclinati a franapoggio glossario. L’alternanza di strati arenacei più resistenti con strati marnosi più erodibili, fa sì che l’erosione delle acque sia fortemente selettiva creando così caratteristici gradini a profilo irregolare (Fig. 2).

Fig. 2 – Erosione selettiva delle acque sugli strati più o meno resistenti

Nelle parti arenacee più esposte si formano sottili suoli che permettono lo sviluppo di tratti erbosi sparsi sul versante, che danno luogo a caratteristiche forme rotondeggianti verdi, dette piote, da cui deriva il nome della località (Fig. 3). Quando lo strato arenaceo che protegge la collinetta viene completamente asportato dall’erosione, le acque dilavanti modellano velocemente il sottostante strato marnoso che assume una caratteristica forma a cupola o a mammellone (Fig. 4).

Fig. 3 – La cosiddetta Piota, ovvero zolla erbosa

Fig. 4 – Morfologie a cupola sulle marne

I processi di dilavamento che agiscono sulle diverse litologie più o meno fratturate modellano originali microforme che fanno di questo luogo un piccolo museo di sculture naturali (Fig. 5). Sulle superfici di strato marnose caratterizzate da laminazioni convolute, ad esempio, si produce un particolare tipo di degradazione meccanica che sfoglia le lamine rocciose conferendo alla superficie una caratteristica microscultura. (Fig. 5a e b).  Il ruscellamento concentrato, associato al dilavamento areale sugli strati marnosi, produce piccoli rivoli su vallecole a profilo convesso e arrotondato (Fig. 5c e d).

Fig. 5a forme legate all'erosione delle acque dilavanti

Fig. 5b forme legate all'erosione delle acque dilavanti

Fig. 5c forme legate all'erosione delle acque dilavanti

Fig. 5d forme legate all'erosione delle acque dilavanti

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